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-SPECIALE NATALIZIO "La forza della solitudine" Ep.3

Scritto da _Hanon_love_autrice il 13/11/2019 alle 16:56

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Scritto da _Hanon_love_autrice

#1
Soldi 
Per non dare ai lettori troppa malinconia e amarezza, preferisco fare un grande passo in avanti e teletrasportarci ad un anno preciso dopo tale strage; ma prima bisogna chiarire un paio di punti per poter continuare il nostro racconto: I due giovani riescono a raggiungere Habbo City, e nemmeno il tempo di metterci piede, che la loro vita fu cambiata radicalmente! Il Dottore J. Mikins, oltre ad offrire loro il biglietto per la città, decise di prendere in custodia i due ragazzi poichè intenerito dalla loro storia, ma sopratutto dalle lacrime di Anastasia che furono per il Medico, una vera e propria freccia al cuore. Impossibile dimenticare i genitori e la famiglia d'origine, ma i due ragazzi accettarono comunque, non avendo una casa dove andare e qualcuno che li ospitasse, vollero ringraziare il dottore per la sua disponibilità, in questo modo. L'uomo era sposato, ma purtroppo sua moglie morì d'infarto 4 mesi prima del loro incontro: non avevano figli, ed aveva solo un fratello, militare, che combatteva proprio in Piccanistan. L'uomo voleva dar coraggio ai due orfani, ma non ne era in grado: il coraggio serviva più a lui che a loro, e fu proprio nel vedere tale sconsolazione, che i due ragazzi non ebbero la forza di dire di no, forse spinti anche dalla voglia di aiutare quell'uomo nel risollevarsi. Passò un anno, Kuba si integrò a scuola, aveva fatto nuove amicizie, usciva, ma non si sottraeva mai nell'andare a messa per recitare una preghiera ai suoi famigliari, ma sopratutto a sua madre e suo padre. Per Anastasia fu diverso: lei decise di non ritornare a scuola, di voler accudire la casa del Dottore, dedicarsi alle pulizie, alla cucina e alla sistemazione dei vari documenti che il Dottore aveva nel suo studio. Tutto ciò sempre in silenzio... Ha sempre continuato a non parlare, a nessuno.. se aveva problemi se li risolveva da sola, non chiedeva nulla a nessuno: lei era presente fisicamente, ma solo se la vedevi tu, altrimenti era come un fantasma.


Il precedente Natale, nessuno lo festeggiò: il Dottore a causa della morte di sua moglie, e i due ragazzi, per la morte dei loro cari; Il Natale odierno fu accolto amorevolmente dalla famiglia, che già stava programmando la lista dei luoghi che avrebbero visitato durante le festività Natalizie! Nella mente di Kuba stava ronzando qualcosa, ma per il momento non volle dir nulla agli altri, e preferì, prima di parlarne, informarsi meglio sui costi, sul tempo ecc..
A cosa stava pensando il ragazzo? Kuba, uscito fuori da una situazione molto delicata, decise che quel Natale, non sarebbe stato un comune Natale in famiglia, accanto al fuoco, col cenone e i regali, ma bensì un Natale, per così dire, "globale". Aveva in mente di portare ad Habbo City, 20 persone, ognuna di un paese diverso, per poter festeggiare il Natale nel mezzo della grande piazza "Cafè Square", non solo per dimostrare al mondo l'uguaglianza dei popoli, ma anche per accendere quella lampadina, che sembra essere sempre spenta quando si parla di guerra, ai vari capi politici: attraverso cosa se non un video?
Quell'incontro, non era un qualcosa di superficiale, ma un vero e proprio "movimento sociale", privo di striscioni, manifestazioni, proteste, nulla di nulla! Semplicemente una gran festa in piazza, con un'enorme Albero di Natale, con tanto di cibo, bevande, giochi in comunità, gare, tutto immortalato in un video che avrebbe fatto il giro del Web! Sempre con la speranza che ciò serva per togliere quella benda dagli occhi dei potenti, che troppo spesso la indossano. Kuba individua nel Web, il miglior mezzo per poter contattare i giovani di tutto il Mondo, in modo da poter realizzare ciò che era la sua iniziativa: aveva in mente anche di sponsorizzare la cosa per le vie della città attraverso volantini, ed essendo che comunque il costo di tale iniziativa era abbastanza elevato per un ragazzo della sua età, è stato costretto a dover riferire del suo progetto a Mikins (così lo chiamava Kuba; mai chiamato Papà). L'uomo, essendo anche lui molto rivoluzionario da questo punto di vista, appoggia moralmente ed economicamente Kuba, accennando anche a qualche sua idea, dal punto di vista comunicativo e organizzativo. Il giovane ascolta molto attentamente i consigli di Mikins, ed avendo quest'ultimo il pomeriggio libero, decide di operare insieme a Kuba, per postare sul Web i vari annunci, e occuparsi della preparazione e della stampa dei volantini, i quali sarebbero stati sparsi e appesi per tutta Habbo City: missione per nulla facile!


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