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"Libro Di Habbo" "I retroscena del Sol" Ep.8 Istinto Materno

Scritto da _Hanon_love_autrice il 09/12/2019 alle 16:35

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Scritto da _Hanon_love_autrice

#1
Diamanti 
Appena rientrata, Vanessa dovette subire l'interrogatorio della madre che, giustamente, vedendo sua figlia in quello stato, si preoccupò:
Giovanna: <<Vanessa! La gente non piange perchè gli piace farlo, ma perchè ha buone ragioni! Adesso tu mi dirai cosa ti è successo!>>
Vanessa: <<Mamma lo sai che non siamo tutti uguali? Se mi scappa la lacrima non è la fine del mondo..>>
Giovanna: <<Sai dirmi il perchè? Guardavi le nuvole e pensavi "Ah poverine stanno sempre in cielo"?! Vanessa se devi raccontare delle balle, fallo con qualcun'altro perchè con me non attacca, e dovresti saperlo bene!>>
Vanessa: <<Ti ripeto che non è successo nulla..>>
Giovanna: <<Per caso c'è di mezzo uno della tua stupida band?>>
Vanessa: <<Non è stupida..>>
Giovanna: <<Vane, non stai negando ciò che io ho detto! Te lo ripeto..centra qualcuno della tua band?!>>
Vanessa: <<Beh...n...>>
Giovanna: <<Mi basta come risposta! D'ora in avanti non metterai più piede in casa dei Riccio (cognome di Zack), e sopratutto considerati fuori dalla band! Ora và a mangiare io devo fare un servizio>>
Vanessa: <<No aspetta! *chiude la porta*>>
La madre di Vanessa non lasciò il tempo alla ragazza di poter aggiungere nulla a riguardo, fu risolutivo il suo silenzio, perchè come si dice.. "Chi tace acconsente". Dove poteva mai andare Giovanna a quell'ora..? Una bella visita di cortesia non guasta mai.

La madre di Vanessa era una donna molto forte, sensibile, e giustiziera quando serve: non si tira mai indietro difronte le varie difficoltà e sopratutto non ama che gli si venga toccato ciò che ha di più caro al mondo; la sua famiglia.
Appena raggiunta casa Riccio, lascia la macchina proprio difronte il loro cancello, violando il vincolo di lasciar libero il passaggio: immediatamente scenda dall'auto, corre davanti la porta e bussa freneticamente finchè non viene ad aprirla la madre di Zack, Iolanda.
Iolanda: <<Mi scusi le sembra questo il modo di atteggiarsi ad una famiglia per bene come la nostra? E poi a quest'ora!>>
Giovanna: <<Signora eviti i formalismi! Voi non mi interessate io voglio parlare con Zack Riccio>>
Iolanda: <<Eh..Formalismi? Ma sopratutto.. cosa volete da mio figlio per la precisione?>>
Giovanna: <<Io sono la madre di Vanessa Bennett, membro della stessa band di cui fa parte anche suo figlio. Appena mia figlia è tornata a casa ho subito notato che era successo qualcosa, infatti ho scoperto che mia figlia è stata trattata male da uno della band>>
Iolanda: <<Mi scusi ma cosa centra mio figlio in questa storia? State osando dire che mio figlio ha trattato male vostra figlia? Che assurdità!>>
Giovanna: <<Sturatevi le orecchie bella signoria! Io non sto accusando nessuno, almeno fino a questo momento. Infatti vi ho chiesto gentilmente di poter parlare con vostro figlio, siete capace di chiamarlo o no?>>
La madre di Zack rimase allibita da tali parole, quasi inorridita da tanta "volgarità", anche se io definirei tale azione: Istinto Materno.
Iolanda: <<Io non chiamerò mio figlio per farlo parlare con una donnaccia come lei! *Chiude la porta in faccia*>>
Senza aggiungere altro, la "nobildonna" chiuse spudoratamente la porta in faccia alla signora Giovanna, che rimase scioccata da tale gesto..
Giovanna: <<Ma guarda un pò questa zingara! Ma come si permette! Prega che non ti incontri per strada, perchè se succede ti faccio fare una figura di m..... davanti a tutti!>>
La madre di Vanessa, alza i tacchi, sale in macchina, e si dirige verso casa, rammaricata per non essere riuscita a far vuotare il sacco a quel ragazzino.
Quando arriva a casa Vanessa aveva gia finito di mangiare, e aveva rimasto ancora la tavola apparecchiata in modo che la madre potesse mangiare:
Giovanna: <<Nono puoi togliere tutto mi è passata la fame>> guardando sempre negl'occhi di Vanessa..
Carmelo: <<Mamma ma dove sei stata?>> disse non meravigliandosi del rifiuto del cibo da parte della madre, poichè ormai era quasi abituale..
Giovanna: <<No niente Carmè, avevo dimenticato il borsellino a lavoro e..>>


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