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-SPECIALE NATALIZIO- "La forza della Solitudine" Ep.8

Scritto da _Hanon_love il 20/12/2019 alle 17:33

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Scritto da _Hanon_love

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C'era un gran flusso di gente nel luogo dove si teneva l'evento Natalizio, un via vai che sembrava non voler mai finire: tutti gli stand erano belli che pronti, e ogni singola persona che passava di lì era più che incuriosita di avvicinarsi e guardare le varie attività che venivano svolte; dai giochi, agli spettacoli, e di lì a poco, si sarebbero esibiti, per dare calore a quella gelida serata, la Band dei Tigers.
Kuba: <<Come procede qui? I giochi da tavolo bastano? Se volete ce ne sono altri nel camioncino!>>
Mikins: <<Vai tranquillo! Anzi se vuoi porta semplicemente altri due Monopoli!>>
Kuba: <<Tra poco te li porto! Vado a vedere che fine ha fatto Anastasia è da un pò che non la vedo>>
Mikins: <<Come? Ma scusa, un'ora fa l'ho vista andare verso il camioncino del deposito! Trovala subito non vorrei si sia cacciata nei guai!>>
Kuba: <<La fa facile lui..non urla nemmeno Anastasia come faccio a trovarla..Beh, a pensarci bene, con tutto questo chiasso è impossibile sentire la sua voce.. Vabbè andiamo al camioncino adesso, prendiamo i Monopoli e in contemporanea vedo un pò se trovo Anastasia>>
Come detto, Kuba si sbrigò anche nel dirigersi al deposito anche perchè non poteva assolutamente permettersi momenti di pausa: le gambe gli facevano male, stanche di andare avanti e indietro dalla bellezza ormai da ben 13 ore, stava quasi sudando, mentre i piedi erano completamente congelati, assenti, ma non poteva assolutamente permettersi di fermarsi. Arrivato al deposito, Kuba prende i due monopoli richiesti da Mikins, e gira un pò per la zona, con l'intento di vedere se Anastasia fosse rimasta in qualche bar a prendere un caffè, chissà.. Purtroppo le sue ricerche furono invane, non riuscì a trovare nulla.
Kuba: <<Ma dov'è andata questa mo! è mai possibile che non riusciamo mai a stare tranquilli?!>>
Immediatamente, Kuba, iniziando a preoccuparsi seriamente per la sorte che era capitata alla sorella, corre allo stand amministrato da Mikins, lascia sul bancone i giochi da tavolo e afferra per il braccio Mikins per poterlo avvertire del risultato della sua ricerca: vi lascio immaginare la rabbia e la grande preoccupazione del Dottore nel sentire che la sua protetta non si trovava più all'evento ma si trovava in qualsiasi altra parte della città, forse rapita, forse in quel momento la stavano violentando, forse si era persa per le vie della città, le quali lei non conosceva molto bene, essendo che passava tutto il suo tempo rinchiusa in casa. Purtroppo Mikins non poteva lasciare il "governo" dello stand dei giochi da tavolo per cui la ricerca era solo ed esclusivamente nelle mani di Kuba, che agitato ed impaurito, corre ed urla il nome della sorella, con la speranza che possa comparirle improvvisamente davanti: possiamo parlare di Miracolo di Natale! Dopo una stremata ricerca, Anastasia, avanzando in modo molto tranquillo e pacato, si ritrova il fratello davanti a lei, con aria affannata e stremata: appena la vede, corre verso di lei, con l'obiettivo di fargli il classico rimprovero "madre-figlia".. Senza neanche fermarsi, piuttosto che farle il rimprovero, le da un caloroso abbraccio, un'immenso abbraccio fraterno che trasmise ogni singola emozione, negativa e positiva, che in quel momento passavano per la testa del povero giovane: la parte del rancoroso non gli si addiceva proprio!
Kuba: <<Ma si può sapere dove ti eri cacciata! Eravamo preoccupatissimi per te! Non farlo mai più ok? Sei tutto ciò che mi è rimasto, non posso assolutamente perderti!>>


Ottenuto il ricongiungimento, e riferito tutto a Mikins, anch'esso molto preoccupato per la scomparsa di Anastasia, arrivò all'evento anche Brandon, il famoso giovane del Piccanistan che aveva conosciuto Anastasia, e, in quel breve periodo di tempo passato con lei, ebbe una strana sensazione, ed alcuni suoi dubbi furono risolti, grazie proprio a quelle poche parole spese con Anastasia. Ma la novità stava proprio nel suo arrivo: il giovane Brandon non giunse all'evento da solo, bensì insieme ad un'intera famiglia, i quali membri si somigliavano abbastanza, mettendoli a confronto, coi due membri più adulti del gruppo. Un particolare che saltava subito agli occhi di tutti i presenti, era il loro abbigliamento, molto stropicciato, rovinato e sopratutto sporco: il loro aspetto faceva presagire che fossero dei barboni, dei senzatetto, e chi li vedeva pensava "saranno venuti per passare un Natale diverso dal solito cartone e quei pochi spicci che la gente da loro"


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