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-SPECIALE NATALIZIO- "La forza della Solitudine" Ep.9

Scritto da _Hanon_love il 26/12/2019 alle 21:07

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Scritto da _Hanon_love

#1
FioccoNeve 
La famiglia Mikins e quel gruppo di barboni, sembravano essere tra di loro molto, ma MOLTO, diversi, eppure, nessuno sapeva, che erano tutto fuorché diversi. Ovviamente, non furono trattati diversamente, in negativo e in positivo, rispetto agli altri partecipanti all'evento: furono accolti amorevolmente all'evento, fu dato loro del cibo, tra cui arrosti, pasta al forno, insalata, acqua, Coca Cola, Aranciata, ecc..
Ovviamente, (non ho specificato questo dettaglio) tutto l'evento, dai preparativi iniziali, fino alla serata finale con la descrizione accurata di tutti gli stand, la presentazione di tutti i membri dello staff, ogni singolo dettaglio seppur insignificante, venne filmato attraverso una videocamera prestata agli organizzatori da un famoso fotografo di Habbo City, proprio da come era stato stabilito inizialmente, il video in seguito sarebbe poi stato pubblicato sul Web, assicurandosi che ne avrebbe fatto il giro.
Intanto, Anastasia non smetteva di togliere gli occhi di dosso a quel gruppetto di barboni che era da poco approdato all'evento, quasi come se le destassero curiosità, oppure familiarità, o ancora disgusto, ribrezzo, paura.. Una curiosità che nemmeno lei sapeva come esprimere, o meglio ancora, come esaudirla: andare là e chiedere semplicemente chi fossero? Ma stranamente questa è un'ipotesi che formulo io personalmente (autrice), e che la povera giovane non aveva neppure sfiorato nel pensarla, forse perché abituata a non parlare più, aveva perso l'arte della parola? Della dialettica? Piuttosto, la ragazza aveva invece pensato di investigare in segreto, quindi senza la necessità di parlare, rubando, ad esempio, i documenti di riconoscimenti di almeno uno di loro: essendo che tutti si somigliavano abbastanza, chi più chi meno, non sarebbe stato difficile riconoscere gli altri una volta conosciuto uno di loro. Ma come rubare dei documenti senza farsene accorgere? Bell'impresa! Inoltre ciò doveva farla da sola, non poteva contare nemmeno sull'aiuto di suo fratello, dato che era già parecchio impegnato con l'amministrazione della serata.

Tra poco si sarebbe esibita anche la Band dei Tigers, i quali membri erano già intenti nel prepararsi nei loro camerini: sarebbe stata un'ottima occasione! Mentre l'allegra famigliola si godeva lo spettacolo canoro dei Tigers, la "furba" Anastasia avrebbe approfittato di tale situazione per "rubare" i documenti del più grande del gruppo, il quale, osservandolo accuratamente, somigliava molto anche alla stessa Anastasia, e lei stessa lo nota, per quel poco che poteva vedere, essendo che era distante da loro più di 10 metri.
Inizia lo spettacolo! I Tigers salgono sul palco ed inaugurano finalmente l'inizio della "Serata in Musica": tutti si alzarono dalle loro sedie, molti lasciarono la loro postazione da gioco, al banco dei giochi da tavolo e non, altrettanti passanti, che ignoravano completamente l'evento, furono attratti dalla musica della Band, e portati dentro, spinti dalla voglia di divertirsi e ballare spensierati per una sera! C'era chi si stava divertendo, e chi invece, come Anastasia, o meglio solo lei, attua il suo piano e si avvicina al tavolo dove era seduto il gruppo di barboni "sospetto": La ragazza, ignara di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, mette le mani all'interno del giaccone che apparteneva, secondo la sua ipotesi, al signore più "anziano", e fruga in esse per cercare i suoi documenti; peccato che venne sorpresa da una donna, anch'esso "membro" di quel gruppo, la quale urlò.. "A LADRO! A LADRO!". Sorte volle che, essendoci il tono della musica elevato, nessuno la sentì, apparte i restanti membri del gruppo, che si voltarono sorpresi, e si accanirono contro la povera sventurata. Nemmeno il tempo del primo urlo che, la donna più adulta del gruppo, forse moglie della vittima del furto di Anastasia, blocca tutti e si avvicina face to face, ad Anastasia che, spaventata ed intimorita da quello sguardo fermo e deciso della donna, che si nasconde tra i suoi capelli in segno di timidezza: le furono spostati quasi subito dalla signora..Anastasia, nel momento in cui le furono spostati i capelli, vide la luce dei fari del palco che le annebbiarono la vista.. Si mise la mano sopra la fronte, per parare la luce, e vide le lacrime della donna che scendevano giù per le sue guance. Chi era quella donna? Perchè stava piangendo? Queste erano le domande che stavano ronzando nella testa della giovane Anastasia:
???: <<Non posso crederci...Sei davvero tu..Sniff...Sei viva allora..Sniff..Ti ricordi di me tesoro?>>
Anastasia: <<"Non posso crederci..è davvero lei...ma come.." M...Ma..MAMMA!>>
Il miracolo di Natale! Ecco cos'era quella familiarità: quella donna e quell'uomo tanto osservati in quella serata, erano proprio la madre e il padre di Anastasia ed ovviamente suo fratello Kuba! Come mai non li aveva subito riconosciuti? Beh forse perché passato un'anno dalla tragedia in Piccanistan, la povera giovane, dopo il trauma dell'evento, aveva come un black out della sua famiglia, non ne ricordava i volti, almeno dal vivo. Ma come facevano ad essere vivi, e ad essere sopravvissuti a quella bomba? Scavando meglio nelle sue memorie, Anastasia riesce a ricordare che quel giorno, il giorno in cui cadde sulla loro abitazione quella bomba, era da sola a casa, insieme solo a suo cugino, proprio quel giovane che l'aveva cercata e trovata a Casa Mikins: quando cadde la bomba, suo cugino era andato nel retro della casa, quindi era scampato alla bomba, ad eccezione di Anastasia che era rimasta in camera sua e...sappiamo il seguito. Mentre, per quanto riguarda il resto della famiglia, erano usciti in quel momento, proprio 5 minuti prima che la bomba si schiantasse, e automaticamente si salvarono, ma purtroppo, quando tornarono a casa, trovarono soltanto il cugino dei due fratelli e non Anastasia. Inutile raccontarvi la reazione di Mikins e sopratutto di Kuba! Sorpresi, affannati nel sapere tutte le avventure che la famiglia ha dovuto passare in quel lungo anno dopo la strage, desiderosi di abbracci, carezze, baci, che tanto mancavano!
Finalmente era arrivato il momento di accendere l'albero di Natale, che era rimasto spento per tutta la serata: una gioia ancor più grande poterlo fare con la propria famiglia, creduta divisa, spezzata, rovinata, si riscopre più unita che mai, amorevole, e accogliente nei confronti di Mikins, che divenne nuovo membro acquisito della famigliola! "3.... 2... 1... BUON NATALE!"


"E con questo, Il Libro Di Habbo augura a tutti gli habbini e le loro rispettive famiglie, un felice Natale, sereno, gioioso, in salute, e avvolti nell'amore più caloroso e avvolgente: quello della FAMIGLIA! Grazie mille a tutti per ciò che è diventato in quest'anno questo Libro! Sito di gioie, letture spensierate, forse anche di errori, ma sempre fatto con il cuore e con la voglia di rinnovare! Sempre grazie a voi! Con questo racconto chiudo anche questa lunga serie di racconti condotti quest'anno, e rinnovo nuovamente i miei auguri di un felice Natale e già che ci siamo, anche uno gioioso Anno Nuovo Cuore" Auguri... _Hanon_love Cuore


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