_Hanon_love_autrice
I miei Distintivi
Zack, entrato timidamente in casa, sente le voci dei compagni provenire dal piano superiore e decide quindi di affrettarsi a salire poichè, la voce di Vanessa e quella della madre gli destavano molta ansia. Passarono forse 5-10 minuti quando Giovanna prende il vassoio con le spremute e le porta in camera, seguita da sua figlia Vanessa: la padrona di casa si mostra molto amorevole con tutti, e con lo stesso Zack, riscalda l'atmosfera per poi sferzare colpi random.
Giovanna: <<Prima cosa, vi dico subito che l'appuntamento qui è stato dato da me e non da mia figlia, per mia volontà quindi. Anzi a dirla tutta mia figlia non sapeva di questa mia decisione, poichè, conoscendola, non avrebbe accettato. Ho saputo, proprio ieri, che mia figlia ha subito una violenza da parte di uno di voi, uno schiaffo per la precisione, schiaffo che lei non si sarebbe mai immaginata di ricevere specie da chi considerava amico o forse qualcosa di più..>>
I presenti si guardavano tra di loro per capire chi fosse il colpevole, tutti sospettavano di tutti, ed ognuno poneva nella sua mente una possibile tesi; solo Zack manteneva la testa piegata, non si degnava di guardare nè Vanessa e nè la Madre, più furente che mai.
Giovanna: <<Imagino che tutti abbiate un'educazione alle spalle, una famiglia e dei valori che dovreste difendere, ma c'è QUALCUNO che conosce ancora la parola rispetto: forse no gli è stata insegnata, dato il comportamento dei genitori, o forse ignora tale insegnamento..>>
Giovanna alza la voce nel dire "QUALCUNO", quasi con l'intento di estrapolare la verità dal diretto interessato, per testare anche le sue dosi di coraggio nell'ammettere il suo gesto, ma niente...
Giovanna: <<Ma dato che il soggetto di cui sto parlando persiste nel suo nascondiglio lo dico io chi è..>>
Zack iniziava a sciogliersi.. il sudore scendeva per la fronte, strofinava in continuazione le mani tra di loro, freneticamente, ma persisteva nel suo silenzio, senza sborsare neanche una parola..
Giovanna: <<Zack vuoi continuare ancora a stare zitto? Avresti fatto più bella figura che avessi parlato, ma hai dimostrato la tua vigliaccheria anche in questa situazione: davvero penoso.>>
Tutti guardarono attoniti l'amico, nessuno poteva immaginare che proprio Zack sia stato protagonista di un atto così impuro.. ma in breve tempo, tutti si scagliarono contro Zack, senza mezze misure:
Kai: <<Ma come ti sei permesso?! Ma chi sei tu che dai schiaffi alla gente?! Ti credi tanto superiore e poi ti sei ridotto a far del male ad una donna?! Addirittura, poi, a Vanessa?! MA TI SEI IMPAZZITO O COSA?!>>
James: <<Ed eri il primo ad accusare la gente e fare il moralista: ma con quale coraggio vieni qui oggi? Ti sei visto bene allo specchio?! Quando la Signora Giovanna ha iniziato a parlare sei stato pallido per tutto il tempo! E sopratutto non hai avuto nemmeno il coraggio di confessare! Bella figura proprio..>>
Dopo che tutti sfogarono la loro rabbia su Zack, mentre quest'ultimo ascoltava, o meglio subiva, senza possibilità di ribattere, tutte le accuse che i suoi compagni gli rivolgevano, toccava a Vanessa adesso, dire la sua sull'accaduto: forse la frase peggiore fino a quel momento ascoltata..
La ragazza si avvicinò a Zack, si inginocchiò, gli alzò la testa per poterlo guardare dritto nei suoi splendidi occhi celesti, e disse:
Vanessa: <<Non so darmi una spiegazione del perchè tu abbia fatto quel gesto, e sinceramente, non mi interessa: so solo che un mio caro mi ha schiaffeggiata, forse perchè, credeva che io fossi la sua ragazza, pensiero che apparteneva a te, ma non a me. Essere bello e ricco non ti da l'autorizzazione di fare ciò che voi con le persone: il tuo cellulare è un conto, io sono un altro. Non puoi permetterti mai più un simile gesto: alla prima volta hai perso la mia stima e quella dei tuoi compagni, alla seconda volta, perderai molto di più.. la tua dignità, che calpesterai autonomamente sotto i tuoi piedi, senza neanche accorgertene>>
Giovanna: <<Prima cosa, vi dico subito che l'appuntamento qui è stato dato da me e non da mia figlia, per mia volontà quindi. Anzi a dirla tutta mia figlia non sapeva di questa mia decisione, poichè, conoscendola, non avrebbe accettato. Ho saputo, proprio ieri, che mia figlia ha subito una violenza da parte di uno di voi, uno schiaffo per la precisione, schiaffo che lei non si sarebbe mai immaginata di ricevere specie da chi considerava amico o forse qualcosa di più..>>
I presenti si guardavano tra di loro per capire chi fosse il colpevole, tutti sospettavano di tutti, ed ognuno poneva nella sua mente una possibile tesi; solo Zack manteneva la testa piegata, non si degnava di guardare nè Vanessa e nè la Madre, più furente che mai.
Giovanna: <<Imagino che tutti abbiate un'educazione alle spalle, una famiglia e dei valori che dovreste difendere, ma c'è QUALCUNO che conosce ancora la parola rispetto: forse no gli è stata insegnata, dato il comportamento dei genitori, o forse ignora tale insegnamento..>>
Giovanna alza la voce nel dire "QUALCUNO", quasi con l'intento di estrapolare la verità dal diretto interessato, per testare anche le sue dosi di coraggio nell'ammettere il suo gesto, ma niente...
Giovanna: <<Ma dato che il soggetto di cui sto parlando persiste nel suo nascondiglio lo dico io chi è..>>
Zack iniziava a sciogliersi.. il sudore scendeva per la fronte, strofinava in continuazione le mani tra di loro, freneticamente, ma persisteva nel suo silenzio, senza sborsare neanche una parola..
Giovanna: <<Zack vuoi continuare ancora a stare zitto? Avresti fatto più bella figura che avessi parlato, ma hai dimostrato la tua vigliaccheria anche in questa situazione: davvero penoso.>>
Tutti guardarono attoniti l'amico, nessuno poteva immaginare che proprio Zack sia stato protagonista di un atto così impuro.. ma in breve tempo, tutti si scagliarono contro Zack, senza mezze misure:
Kai: <<Ma come ti sei permesso?! Ma chi sei tu che dai schiaffi alla gente?! Ti credi tanto superiore e poi ti sei ridotto a far del male ad una donna?! Addirittura, poi, a Vanessa?! MA TI SEI IMPAZZITO O COSA?!>>
James: <<Ed eri il primo ad accusare la gente e fare il moralista: ma con quale coraggio vieni qui oggi? Ti sei visto bene allo specchio?! Quando la Signora Giovanna ha iniziato a parlare sei stato pallido per tutto il tempo! E sopratutto non hai avuto nemmeno il coraggio di confessare! Bella figura proprio..>>
Dopo che tutti sfogarono la loro rabbia su Zack, mentre quest'ultimo ascoltava, o meglio subiva, senza possibilità di ribattere, tutte le accuse che i suoi compagni gli rivolgevano, toccava a Vanessa adesso, dire la sua sull'accaduto: forse la frase peggiore fino a quel momento ascoltata..
La ragazza si avvicinò a Zack, si inginocchiò, gli alzò la testa per poterlo guardare dritto nei suoi splendidi occhi celesti, e disse:
Vanessa: <<Non so darmi una spiegazione del perchè tu abbia fatto quel gesto, e sinceramente, non mi interessa: so solo che un mio caro mi ha schiaffeggiata, forse perchè, credeva che io fossi la sua ragazza, pensiero che apparteneva a te, ma non a me. Essere bello e ricco non ti da l'autorizzazione di fare ciò che voi con le persone: il tuo cellulare è un conto, io sono un altro. Non puoi permetterti mai più un simile gesto: alla prima volta hai perso la mia stima e quella dei tuoi compagni, alla seconda volta, perderai molto di più.. la tua dignità, che calpesterai autonomamente sotto i tuoi piedi, senza neanche accorgertene>>