RIFLESSIONI... Aprite la tastiera!

**_Hanon_love_autrice** · 07-01-2020, 06:53 PM

Se io personalmente cerco sul dizionario della lingua italiano, su internet, il termine "Cyberbullismo", la definizione esaustiva che mi viene proposta è: "Atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici (sms, e-mail, siti web, chat, ecc..)".
Analizzando ciò che il dizionario ci dice, potremmo dedurre che il cyberbullismo è un infimo atto, estorsione del male dal proprio interiore, scaraventato contro chi, non necessariamente sia più debole: Nessuno può pienamente difendersi sul web da chi viene anche definito "Leone da Tastiera"; Potrebbe rispondere e riflettere la violenza delle parole che gli è stata in precedenza scaraventata contro, ma a quale scopo? Quale fine può mai avere un discorso che può essere deviato, letto secondo un proprio pensiero, mosso da ignoranza e incomprensioni?
Ma perchè oggi affronto un tema così profondo e radicato nella nostra "evoluta società"? L'onda della brutalità informatica ha investito una ragazza, giocatrice di Habbo, Kiary007, Habbo Helper al Centro Aiuti [A-X] di Tetide, anch'essa, indirettamente, vittima in questa storia. Il brillante genio che si è insignificatamente gettato a capo fitto contro queste due ragazza, ha il nome di Lunadellamorte, anch'essa una donna (Sapendo tale cosa, direi ad istinto che la solidarietà femminile sembra essersi volatilizzata dalla nostra società, eppure come radice, come marchio in questa società, non sarebbe affatto male).
La storia avanza sempre nello stesso modo: Kiary007 soggetta a critiche, insulti (si creano degli originali modi di approcciarsi quando si è dietro ad un Pc, immune da ogni tipo di attacco, che sia fisico o verbale); Possiamo anche notare come questa Lunadellamorte sia molto preparata come Helper, tanto da potere e riuscire ad esprimere un parere, o meglio un'aperta critica nei confronti del lavoro che viene svolto da Kiary007, screditandone e sminuendone l'operato, senza il minimo ritegno e sopratutto, freno nell'utilizzo delle parole. Criticare il lavoro altrui quando non se ne conoscono le azioni, le meccaniche, mi sembra, personalmente, un semplice atto mosso dalla piena ignoranza. Non mancano le critiche nei confronti della proprietaria del Centro (Tetide), caratterizzandola come una schiavista, sfruttatrice di quella che è una solida amicizia con Kiary007. L'accanimento feroce nei confronti di ignoti (possiamo tranquillamente definire Tetide e Kiary007, dal punto di vista di Lunadellamorte: Entrambe le parti sono sconosciute le une alle altre) fa di questa ragazza, Lunadellamorte, come una piena Hater, ma senza una base salda nel movente di odio mosso nei confronti delle due Helper, odiando e disprezzando il loro lavoro, e la loro persona, seppur oscurata dall'ignoranza del loro io. Perchè muoversi a passo di guerra nei confronti di persone che fanno del loro meglio per aiutare, supportare e sostenere la comunità nelle sue difficoltà, grandi o piccole che siano? Forse per precedenti episodi che ha visto in aspra contesa le due parti?
Sarebbe un opzione valida, ma opinabile se si conosce: Basta conoscere le persone per poterne dettare delle qualità, delle caratteristiche. A cosa serve dire ciò se le persone, generalmente, prendono la strada della facile opinione? Occultando la vera visione di una persona? Il Cyberbullismo ha una forte amplificazione, sopratutto se aiutato dall'opinione delle persone, che si affidano a generalismi, impugnando la verità nella mano destra, e il diritto di giudizio nella sinistra, ponendosi in posizione trionfale.
Scaraventandosi contro una persona è un'occasione per scaricarsi dei propri problemi? Affidare le proprie inquietudini ad un'altra persona è un atto liberatorio? Potrebbe quasi essere inteso così se mettiamo caso, a farlo si è in una ristretta cerchia di AMICI, capaci di ascoltare le proprie confessioni, e non degli insulti gratuiti, senza il minimo peso della parola, tanto sottile ma anche tanto tagliente.

Voglio concludere con una citazione:

"Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, è l'indifferenza dei buoni" -Martin L. King